L’ottantesimo anniversario della Liberazione

Sono passati veloci, questi 80 anni, da quella primavera del 1945, in cui i partigiani liberarono l’Italia dalla dittatura Fascista.
La stessa primavera in cui una coalizione militare intercontinentale, non occidentale, sconfiggeva la Germania Nazista e metteva fine alla seconda guerra mondiale, la guerra più terribile ed orribile di tutti i rempi, con i suoi oltre 60 milioni di morti, lo steminio degli Ebrei, dei Rom e l’approssimazione più avanzata di un potere dispotico assoluto di dominio sul genere umano e sulla terra.
Ho detto “non occidentale” perche i cosiddetti “alleati” nella semplificazione-manipolazione della storia, vengono denominati “occidente”, ma non è vero perché nulla di più occidentale era proprio il nazismo ed il fascismo, nati e sviluppatisi proprio nel cuore dell’Europa e soprattutto, se in quella coalizione alleata contro il Nazismo, non ci fosse stata l’URSS, chissà come sarebbe potuta finire??
Ecco perché, è molto più corretto parlare di “coalizione intercontinentale”.
Del resto anche nella coalizione militare Nazifascista, c’ era un po’ di oriente con l’alleato Giapponese che combatteva a fianco di Hitler e Mussolini, che ha sperimentato la catastrofe nucleare, per non farci mancare niente.
Anche la celebrazione di questi “Ottanta anni di libertà” rischia di essere una semplificazione che ci fa scivolare via il tempo in una falsa retorica della storia.
Cerco di spiegarmi, quanto tempo era passato da quella primavera del 1945, quando nel 1946 veniva fondato il MSI con il suo simbolo che richiamava esplicitamente gli aderenti alla Repubblica di Salo’? Con a capo il repubblichino irriducibile, Giorgio Almirante, si presentavano regolarmente alle elezioni politiche e rientravano in Parlamento. Altro che processi o divieti di ricostituzione del Partito Fascista, ma neanche una temporanea interdizione dai pubblici Uffici o cariche istituzionali. Quanto tempo era passato dalla primavera di liberazione quando nel 1947, dopo aver collaborato alla scrittura della Costituzione più bella del mondo che i comunisti ed i socialisti, così “egemoni” da aver preso prigioniero l’Antifascismo (secondo le affermazioni di La Russa) furono estromessi dal governo per obbedire ad un ordine Americano ai primordi dell’ Atlantismo Anticomunista, valido fino ai giorni nostri. Quanto era passato, nel luglio del 1948, quando un giovane neofascista sparò a Togliatti ed il popolo comunista, diede prova, nella protesta,  di un’ esemplare sobrietà e Togliatti colpito gravemente, sopravvisse, ma la polizia di Scelba fece circa 30 morti e oltre cento feriti sulle piazze e davanti alle fabbriche occupate. Come era successo che,  molti Podestà fascisti, i più meritevoli e preparati picchiatori erano passati a dirigere la polizia ed alcuni erano diventati prefetti nell’Italia liberata?
Pochi giorni dopo il 25 aprile del 1945  sulla scia dei festeggiamenti per la Liberazione, si rifesteggio’ il Primo Maggio, la festa del lavoro che era stata vietata durante il ventennio.
Fu una festa spontanea senza i crismi della istituzionalita’ che è arrivata più lentamente, con passo lento e sobrio, soltanto nel 1949.
Dopo che nel Primo Maggio del 1947, quando ancora la festa dei lavoratori era lasciata allo spontaneismo sindacale e non era ancora festa nazionale e rossa sul calendario, fu rossa di sangue nella piazza, spararono contro i braccianti a Portella della Ginestra, proprio durante il comizio sindacale, diversi morti, una strage compiuta dalla banda del bandito Giuliano, ma la matrice???? Boh??? sono passati 78 anni ma c’è ancora il Segreto di Stato.
Quanti anni erano passati nel 1953 quando il governo presenta, la famosa “legge Truffa” per blindare i governi DC con un super premio di maggioranza.
C’è voluta una forte rivolta popolare guidata dal PCI per farla ritirare, mentre la polizia di Scelba continuava a reprimere le lotte operaie e bracciantili. Finché di lì a qualche anno (1960) la prossima mossa del governo Tambroni per blindare la sua maggioranza, chiede e riceve, il sostegno proprio del MSI.
Gli ex fascisti che tornano addirittura nell’area di governo ad appena 15 anni dalla liberazione.

Quanti anni erano passati dalla liberazione, quando si represse il biennio rosso degli studenti e degli operai nel 1968-69, con la stagione delle stragi e del tentato colpo di stato, con gladio ed i servizi segreti deviati, con gli anni di piombo, la strategia della tensione.
Decine di stragi con centinaia di morti e migliaia di attentati, tutti con una chiara matrice neofascista quasi tutte rimaste impunite se non negli esecutori, sicuramente nei mandanti.
Perché ripropongo questa  chiave di lettura di un passato così travagliato, oggi non c’ è più il MSI, c’ è stata la svolta di Fiuggi con Alleanza Nazionale, poi siamo addirittura oltre con un partito completamente nuovo, anche generazionalmente, che si chiama Fratelli d’ Italia, ma c’è un particolare che si omette per disonestà politica, che FdI non nasce in continuità, ma contro la svolta di Fiuggi, recuperando identità, rinnovamento generazionale e proprio tutto il quadro dirigente dalle organizzazioni neofasciste degli anni 70 dalle quali Fini aveva preso le distanze. Quindi sento il bisogno di contrastare una lettura superficiale e fuorviante, come se avessimo avuto 80 anni di Antifascismo e addirittura con una versione ancora più falsa di chi dice di non potersi sentire “antifascista” perché questo antifascismo è stato monopolizzato, addirittura imprigionato, dalla sinistra.
Un affermazione oltre che falsa, paradossale, e caricaturale in quanto la sinistra avrebbe occupato l’Antifascismo mentre i neo fascisti hanno occupato lo Stato.
Io non mi ostinerei a chiedere alla Meloni di dichiararsi Antifascista, e se un giorno o l’altro arrivasse a dirlo gli direi bugiarda ed opportunista.
Lei è molto più credibile come Fascista, soprattutto quando si esibisce in un comportamento tipico,  la Provocazione. Questo è il governo delle provocazioni, sistematiche e scientifiche.
Se questo governo avesse voluto liberare l’Antifascismo dalla morsa della sinistra, avrebbe per tempo, convocato un Consiglio dei Ministri con all’ordine del giorno uno stanziamento straordinario per la celebrazione dell’ottantesimo dalla liberazione, con un programma istituzionale forte e robusto, invece anche per quest’anno aveva organizzato una fuga altrove in Uszbekistan. Lei dice semplicemente “me ne frego” e nel frattempo vengono protette tutte le celebrazioni fasciste da Dongo ad Acca Larentia, a Predappio, vengono onorati i morti fascisti con la massima solennità, vengono istituite nuove giornate di celebrazione di martiri fascisti, distribuite cittadinanze onorarie a gerarchi, cambiate le toponomastiche delle città, dedicati francobolli, statue e busti, intitolate opere ed onorificenze, dirottate risorse, finanziati  progetti ed associazioni alternative all’Anpi. Assaltate e vandalizzate le sedi della CGIL. Vengono stravolti i programmi scolastici con l’obbiettivo di una vera e propria rieducazione fascista alla cultura della guerra della Patria, della famiglia e del Dio Oppiaceo, non quello evangelico di Papa Francesco.
Viene riscritto il calendario delle celebrazioni istituzionali, vengono create sovrapposizioni.
Vengono licenziati decreti liberticidi che inventano reati e inaspriscono pene per criminalizzare e disarmare il dissenso, sono provvedimenti fascisti che sono molto più espliciti e tangibili di qualsiasi immaginazione. Sul Decreto Sicurezza c’ è addirittura una norma che autorizza e scuda i Servizi segreti, nel dirigere ed addirittura costituire organizzazioni eversive e terroristiche se questa attività e eversiva è finalizzata ad un non meglio definito interesse pubblico. I servizi segreti hanno purtroppo sempre operato in questo modo infiltrando e orientando organizzazioni eversive e terroristiche, persino le BR, ma sempre con un margine di rischio di essere scoperti e denunciati come mele marce e servizi deviati (es. P2). Adesso con questo decreto sarà un’attività consentita, un compito d’ istituto che non potrà essere indagato e giustiziato dalla magistratura.
A proposito di provocazioni ricordo quella recente su Altiero Spinelli, che secondo la Meloni, si poteva bollare quasi di ridicolo o di pubblico ludibrio perché si poneva il problema di limitare la proprietà privata. La provocazione spudorata della Meloni consiste nel buttare in faccia ad una certa sinistra delle cose di cui, quasi si vergogna,  limitare la proprietà privata ma quando mai????? Lo hanno scritto nel 1941 era un’altra contesto bla bla bla……poi , per carità, Spinelli va difeso, ma solo come icona simbolica. Invece Spinelli ed il manifesto di Ventotene andrebbe recuperato proprio per le sue proposte di merito, e rendersi conto che Oggi avremmo bisogno di un Europa unita in un unico Stato federale sovrano, in grado anche di limitare la proprietà privata, in grado di dettare regole e prerogative del pubblico rispetto al privato, di considerare dei beni e servizi pubblici inibiti al privato ed al profit. Di avere Satelliti sufficienti e pubblici per non dover ricorrere al Privato Musk, per un bene collettivo essenziale per la comunicazione e la sicurezza.
Quando pensa di deportare gli immigrati in Albania forzando le norme internazionali ed europee sul diritto di asilo ed il diritto del Mare compie una provocazione sapendo che molta  Europa ci casca dentro. Sotto attacco non c’è solo il 25 aprile ma anche il 1° Maggio, la provocazione dello scorso anno è stata eclatante, voi fate festa, noi lavoriamo e convocò il consiglio dei ministri proprio il giorno del primo maggio, per decidere di respingere la proposta del Sindacato sul salario minimo, va da sé il salario minimo, infatti a distanza di un anno i dati dicono che il 9% dei lavoratori ha un salario così minimo da risultare sotto la soglia di povertà. Quest’anno la morte di Papa Bergoglio gli ha dato la possibilità di una ulteriore provocazione e di un ultimo sgarbo al Papa della pace, della giustizia sociale e della liberazione degli oppressi.
5 giorni di lutto nazionale per silenziare il 25 aprile, con un invito alla sobrietà che più provocatorio non poteva essere.

La fornaia di Ascoli viene identificata per due volte dalla polizia di Stato perché ha esposto un lenzuolo che inneggia al 25 aprile e chissà se quel poliziotto sta cercando d’ identificare quelli che hanno esposto lo striscione Fascista che insulta la fornaia antifascista? Il sindaco di Cesena annulla il concerto per la festa di liberazione perché in concomitanza con il lutto nazionale e la messa in cattedrale. Il sindaco di Brisighella vieta all’Anpi di intervenire durante la manifestazione per il 25 aprile. Il sindaco di Orbetello multa l’Anpi per occupazione del suolo pubblico durante la festa di liberazione.
Lidia Mangani, dirigente scolastica, fermata ed identificata durante la manifestazione per la liberazione, perché indossava una kefia.
La direttrice del Cimitero Acattolico di Roma ha impedito bandiere e drappi rossi nella visita alla tomba di Antonio Gramsci, perché il rosso è divisivo e non è  sufficientemente sobrio. Mentre tutto il carrozzone mediatico, con un enfasi tutt’altro che sobria trasforma il funerale di Papa Francesco in una grande parata dei “Grandi della terra” ( grandi poi perché? viste le condizioni disastrose di questa terra e senza che sia all’orizzonte un idea, un progetto di soluzione dei suoi problemi esistenziali).
La Compagna fornaia di Ascoli Piceno, Lorenza Rosati, aveva scritto sullo striscione ” Buono come il pane
Bello come l’ Antifascismo” qual’e’ la parola incriminata?
Bello, avrebbe dovuto scrivere “sobrio”.

Pietro Soldini  

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