I PONTI CAMPATI IN ARIA
Salvini sullo stretto, la Meloni sull’Atlantico,
Ma quale ponte, è sempre più evidente che la Meloni, non può fare il ponte fra Trump e l’Europa, proprio perché è sfacciatamente e pedissequamente Trumpiana.
Il ruolo che più gli si adatta e che sta interpretando in modo sempre più evidente, è quello di “Cavallo di Troia”, dividere, indebolire e depistare l’Europa. Infatti, dopo aver mostrato scetticismo ed aver snobbato tutti gli appuntamenti europei, si appresta ad avanzare proposte per dare una risposta ai dazi e guarda caso le proposte sono esattamente quelle di assecondare gli obiettivi di Trump.
Cosa propone la Meloni:
– Di aumentare gli acquisti di prodotti americani (come vuole Trump)
– Sospendere la transizione ecologica, in particolare sull’automotive (come vuole Trump)
– Aumentare le spese militari (come vuole Trump)
– Cancellare le norme di controllo dell’agroalimentare e divieto sui prodotti OGM (come vuole Trump)
– Acquistare, oltre a gas e petrolio americano, anche tecnologia nucleare energetica (come vuole Trump)
– Svalutare l’Euro, per riconsegnare al Dollaro supremazia come moneta di scambio internazionale che ha avuto per 50 anni e che ha perso, anche e non solo, per il conio della moneta unica europea ( come vuole Trump)
– Servirsi di Starlink come ombrello satellitare di Elon Musk ( come vuole Trump ).
– Togliere ogni tassa ed ogni controllo alle BigTek americane ( come vuole Trump)
– Allentare le norme Antitrust, per consentire totale Occupazione del mercato da parte degli oligopoli (come vuole Trump)
– Accentuare la divisione del mondo fra Occidente ed Oriente attraverso le sanzioni, le guerre militari e commerciali, per rendere inevitabile una sudditanza politica ed economica dell’Europa e ribadire la supremazia Americana ( come vuole Trump ).
– Indebolire tutti gli Organismi internazionali e di conseguenza il Diritto Internazionale, a partire dalla Corte di Giustizia, per passare all’ OMS, al WTO, all’ UNHCR, fino all’ONU (come vuole Trump). Sui dazi, il problema, non è se e chi tratta, ma per che cosa si tratta. Sui beni di consumo se i prodotti “made in Italy” vengono tassati, l’unica risposta per riequilibrare lo scambio commerciale è la reciprocità, quindi tassi sui prodotti “made in USA” perché i prodotti tipici devono potersi imporre per qualità, gusti e libere scelte di mercato, altra cosa è fare gli interessi dell’Europa, contrastando la totale dipendenza dagli USA sui servizi tecnologici, ed investire su settori strategici per conquistare una maggiore autonomia, indipendenza e sicurezza. Se l’Europa anziché sospendere o ritardare il Green Deal lo sostenesse con forza e determinazione, si garantirebbe un vantaggio nel percorso della ineluttabile transizione ecologica rispetto ai ritardi di altri e non il contrario. Se l’Europa s’impegnasse con tutte le sue forze per chiudere il conflitto in Ucraina e riaprire tutti gli scambi commerciali con l’Est e con l’Oriente. Se la Von Der Leyen avesse presentato un piano straordinario per la copertura di una rete satellitare europea, implementando, intensificando ed accelerando il Progetto IRIS, per non essere succube di Elon Musk e della sua Starlink, anziché cadere nella trappola del riarmo, allora si che sarebbe stata una risposta all’altezza delle nuove sfide, per garantire gli interessi economici, difesa e sicurezza dell’Europa. La guerra, e l’economia di guerra, incentrata su dazi, sanzioni, barriere, esercito, non è il terreno più congeniale alla nostra vocazione di Democrazia Sociale. È il terreno delle destre e della loro vocazione autoritaria, incentrata sul capo supremo, solo al comando, sulla forza, sul sovranismo e sulla sudditanza.
La strategia delle destre in Italia, in Europa e nel mondo, non potrebbe essere più chiara ed esplicita, e se non fosse che le cosiddette forze progressiste e democratiche vivano una profonda crisi di idee programmi ed identità, sarebbe facile contrastarle.
Io capisco che c’è molta confusione a sinistra, non solo in Italia, ma anche in Europa, ma io suggerirei di orientarsi facendo il contrario di quello che dice di voler fare La Meloni che delle destre è sicuramente un talento naturale.
Pietro Soldini