Lo slogan: “Ripresa, potere, appartenenza”. Il bilancio reale: “Arroganza, impotenza, intrigo”

19 gennaio 2022

Emmanuel Macron ha presentato oggi al Parlamento europeo le priorità della presidenza francese.

La co-presidente della Sinistra Manon Aubry ha detto:

“La presidenza francese non dovrebbe essere un trampolino elettorale: è un’opportunità storica per effettuare un cambiamento. In primo luogo, bisogna mettere la salute prima del profitto, eliminando i brevetti sui vaccini anti Covid. In secondo luogo, bisogna evitare il ritorno dell’austerità di bilancio, che è stata sospesa all’inizio della crisi”.

La politica di Macron: insulti ai lavoratori e agli attivisti, regali a chi approfitta e a chi inquina

Macron ha definito il cambiamento climatico come la prima sfida dell’Europa: “Dobbiamo passare dalle parole ai fatti”, ha detto. Queste parole vengono da un presidente che è stato condannato da tribunali francesi ed europei per la sua inazione sul clima e sull’ambiente.

Macron ha inoltre mostrato di non essere un vero difensore di un’Europa veramente sociale.

Manon Aubry:

“Il bilancio di Macron sull’Europa è un disastro: sostegno alle grandi lobby industriali invece di una tassa sulla trasparenza, opposizione all’estensione del congedo parentale, difesa del gas e dell’energia nucleare nei recenti piani per la tassonomia. In Francia sarà ricordato come il presidente “del disprezzo”, dopo aver ripetutamente insultato il popolo francese. In Europa come un opportunista, che ha scelto di fare campagna elettorale invece di lavorare per influenzare l’agenda europea. Questa presidenza francese è un’opportunità persa: si sarebbe dovuto fare di tutto per impedire il ritorno alle regole dell’austerità, sospese all’inizio della crisi. Speriamo che il risultato delle elezioni francesi ci permetterà di utilizzare i due ultimi mesi di questa presidenza per portare in Europa un cambiamento vero per il popolo e per il pianeta”.

Armi invece di medicine

Nel suo discorso al Parlamento, Macron ha esortato l’Europa “ad armarsi (…) per garantire la sua indipendenza in questo mondo pieno di violenza”.

Come la storia dimostra, le armi e la militarizzazione non fanno altro che condurre alla guerra. Dobbiamo porre fine all’uso del denaro pubblico per spese militari. La crisi drammatica imposta dalla pandemia ha aumentato il bisogno di risorse urgenti per la salute e per garantire i diritti sociali ed ambientali.

L’UE dovrebbe servire gli interessi del popolo europeo invece di servire quelli dell’industria delle armi. Mentre cerchiamo un’uscita dalla crisi sociale, economica ed ambientale, non ha senso prendere miliardi dal bilancio pubblico per finanziare gli eserciti e le spese militari. La sicurezza esiste solo con la pace e la giustizia sociale.

Un presidente opportunista

Macron avrebbe potuto posporre a dopo le elezioni la presidenza francese, ma la tentazione di sfruttarla a fini elettorali è stata ovviamente troppo grande.

La storia giudicherà quest’opportunità mancata della presidenza francese dell’UE, sacrificata sull’altare delle ambizioni personali. Dopo le elezioni presidenziali francesi, per fortuna, ci saranno ancora due mesi per agire e per capovolgere la situazione.

Traduzione dall’inglese di Giuseppe Liguori dal sito del eurogruppi The Left:

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