Le politiche neoliberali prevalgono in Ecuador

La vittoria del banchiere Guillermo Lasso – accusato di diversi casi di corruzione – nel secondo turno delle elezioni presidenziali in Ecuador, domenica 11 aprile, segna un aggravamento delle politiche neoliberali che sono state applicate precedentemente durante il mandato del traditore Moreno.

I risultati delle elezioni sono stati fortemente influenzati dal voto nullo o bianco (circa il 18%), che era stato incoraggiato dai due ex candidati Yaku Perez e Xavier Hervas.

Arauz, candidato di UNES e la speranza per il ritorno alla democrazia nel paese, ha ricevuto un sostegno popolare di più di quattro milioni di voti. L’appoggio popolare contribuirà a intensificare la lotta contro il lawfare, che sta distruggendo le famiglie e mettendo in pericolo la democrazia in Ecuador, e anche contro la persecuzione politica portata avanti negli ultimi anni dall’estrema destra.

Sarà necessario, come ha dichiarato Arauz, costruire ponti e raggiungere accordi con tutti i gruppi progressisti dell’Ecuador per continuare a lavorare per i diritti sociali e umani degli ecuadoriani, e per la ricostruzione di questo paese che è stato devastato dal governo incompetente di Lenin Moreno.

Il Partito della Sinistra Europea appoggia e incoraggia l’UNES e tutte le forze sociali del paese a unirsi contro le politiche negoziate da Lasso con il FMI che diffonderanno miseria e fame in Ecuador

Il Partito della Sinistra Europea esige che Guillermo Lasso ponga fine alla repressione contro il presidente Correa e al processo contro il resto dei membri dell’opposizione politica.

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