Chiunque può diventare un rifugiato o una rifugiata: rispetto e atti umanitari per tutt*!

28 marzo 2022

La guerra in Ucraina prosegue: circa tre milioni di persone (tra cui 1,4 milioni di bambini) hanno già lasciato il loro paese, mentre le carovane di persone alla frontiera con la Polonia e con gli altri vicini dell’Ucraina aumentano ogni giorno.

In realtà, ciò che sta succedendo in Ucraina è un’invasione della Russia, in violazione di ogni norma del diritto internazionale, un intervento imperialista, come quelli fatti negli ultimi anni dovunque nel mondo dalla Nato e da altre grandi potenze, che provoca la perdita di vite umane, la distruzione di paesi interi, la creazione di enormi ondate di popolazioni rifugiate.

Gli ucraini conoscono oggi lo stesso destino amaro di milioni d’altri che, da tanti anni, lottano per salvare la loro vita e quella dei loro figli.

La situazione alla quale siamo confrontati non lascia spazio all’apatia: prima di tutto abbiamo bisogno di un movimento pacifista forte, largo, dinamico ed unito, allo scopo di metter fine alla guerra, un movimento per la pace simile a quelli degli anni ’70, degli anni ’80 e degli anni successivi, che ebbero un ruolo decisivo nel cessate il fuoco. Dobbiamo anche fare uno sforzo comune per combattere le cause che portano alle guerre.

Il partito della Sinistra europea mobilita le sue forze in ogni stato membro dell’UE, in cooperazione con le organizzazioni sociali e popolari sul terreno, allo scopo di accogliere, informare, trasportare, alloggiare e rispondere ai bisogni fondamentali delle nuove ondate di rifugiati, senza parlare dell’inclusione dei bambini nel sistema scolastico.

Allo stesso tempo, il partito esorta i governi degli stati membri dell’UE ad annullare l’inaccettabile Patto per l’immigrazione e a riconoscere la necessità di creare delle vie di passaggio legali e sicure, come anche un serio piano di ricollocazione per tutti i rifugiati.

Il partito della Sinistra europea condanna direttamente il tentativo di discriminazione tra le persone sradicate dagli orrori della guerra, le politiche di criminalizzazione del salvataggio in mare, l’incapacità di occuparsi di decine di casi di presunte espulsioni illegali di rifugiati, la chiusura delle frontiere tra stati membri dell’UE, la militarizzazione dell’Europa contro esseri umani disperati.

L’applicazione del diritto internazionale non può in alcun caso essere selettiva e nemmeno la sensibilità e l’umanità. L’attuale tragedia del popolo ucraino lo mostra chiaramente: chiunque può diventare un rifugiato, finché i giochi geopolitici demoliscono ogni possibilità di coesistenza pacifica.

Noi chiediamo, perché ce n’è un urgente bisogno, rispetto ed atti umanitari per tutti quelli che sono nel bisogno, per tutte le persone che rischiano la loro vita e che sono costrette a fuggire.

Traduzione di Giuseppe Liguori dal sito:

https://www.european-left.org/anybody-can-end-up-as-refugee-respect-and-humanitarian-acts-for-all/

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