Contro i venti di guerra!

Tensioni in Europa dell’Est: prendere l’iniziativa politica per un’immediata de-escalation e per la pace
Dichiarazione del comitato esecutivo del Partito della Sinistra Europea del 5 febbraio 2022


Le tensioni e l’escalation militare in Europa orientale rappresentano una crisi pericolosa per i popoli dell’Europa, della Russia e dell’Ucraina. Gli annunci quotidiani di spedizioni di truppe e di armamenti rendono la situazione molto incerta. Può degenerare molto rapidamente in modo incontrollato.

Il Partito della Sinistra Europea chiede un’immediata de-escalation della crisi e lo stop agli scenari di guerra USA, NATO e Russia.

La SE rifiuta qualsiasi minaccia o aggressione militare contro uno Stato sovrano. L’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina devono essere rispettate. La SE chiede una de-escalation immediata attraverso un’iniziativa politica e diplomatica.

Ciò implica che i governi europei e l’UE agiscano nei seguenti modi:

  • Rafforzare i canali multilaterali di dialogo e negoziazione, come il Formato Normandia, per garantire che gli accordi di Minsk siano attuati da tutte le parti interessate;
  • Prendere l’iniziativa di proporre un’ampia struttura di sicurezza paneuropea, che includa la Russia, assicurando la pace e la sicurezza collettiva al fine di raggiungere una risoluzione globale della crisi in tutte le sue dimensioni, sulla base dei principi dell’OSCE e della Carta di sicurezza europea. Questo può avvenire sotto l’egida dell’ONU o dell’OSCE. Ciò che è stato possibile durante la guerra fredda alla Conferenza di Helsinki è necessario anche oggi;
  • Mettere fine alla retorica di guerra e alle politiche di scontro;
  • Riprendere i negoziati sul disarmo multilaterale e globale, comprese le armi nucleari e a medio raggio;
  • Stipulare, ratificare e attuare il Trattato internazionale sulla proibizione delle armi nucleari;
  • Riconoscere che gli Stati europei hanno il diritto alla neutralità, a non aderire o a lasciare la NATO se questa è la scelta dei loro popoli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *